Sonno Profondo
"Da quanto tempo sarà che quando sono da sola dormo in questo modo?
Il sonno viene come l'avanzare della marea. Opporsi è impossibile. E' un sonno così profondo che né lo squillo del telefono né il rumore delle auto che passano fuori mi arrivano all'orecchio. Nessun dolore, nessuna tristezza laggiù: solo il mondo del sonno dove precipito con un tonfo.
E' soltanto nel momento in cui riapro gli occhi che mi sento un po' triste. Alzo lo sguardo verso il cielo rannuvolato e mi rendo conto di aver dormito molto a lungo. Ancora un po' intontita penso: non avevo la minima intenzione di dormire, e invece ho perso tutta la giornata... E a un tratto, in quel pesante rammarico così vicino alla vergogna, mi si gela il sangue.
Quand'è che ho cominciato ad abbandonarmi così al sonno, che ho smesso di opporre resistenza? E' davvero possibile che un tempo fossi sempre piena d'energia e completamente sveglia? Sembra un periodo tanto lontano da perdersi nell'antichità. Se cerco di ricordarlo vedo solo un'immagine sfocata che sembra appartenere a un'età remota, dove felci e dinosauri si riflettono negli occhi in colori vividi e primitivi."
Banana Yoshimoto, Sonno Profondo
Quando era uma adolescente italiana tive uma fase em que lia muitos livros japoneses e em adorava a Banana Yoshimoto. Este conto dela é o meu preferido. Ultimamente tenho pensado muito nele, acho que o tenho que ir reler.
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